Fiorella Rubino "Le forme della libertà" |
I fisici da modella sembrano essere più apprezzati in passerella che nella vita di tutti i giorni. La taglia femminile ideale sarebbe infatti la 44, seguita dalla 46 e, al terzo posto, dalla 40-42. È con una donna taglia 44 che gli uomini vorrebbero uscire per una cena romantica, sposarsi e anche trascorrere una notte intensa di passione. È quanto emerge da un’indagine condotta da GfK Italia per Fiorella Rubino su un campione di mille donne e duecento uomini. Le curvy sono allegre secondo l'83% degli uomini e l'86% delle donne, belle rispettivamente per il 78% e l'85% , materne per il 77% e il 91%.
Da
un lato, le donne sembrano anelare al superamento di certi stereotipi ma dall’altro la magrezza continua ad essere per loro un canone estetico
importante. «Per me, una donna perfetta è magra»: a ritenere corretta questa affermazione è il
41% delle donne e appena il 33% degli uomini. Il 73% delle donne, infatti,
percepisce e nel contempo patisce la convinzione che la donna fisicamente perfetta sia magra. Uno stereotipo che tra
gli uomini è diffuso solo per il 60%. Questo perché per gli uomini essere belle
non significa essere magre. Anzi, associano alla magrezza appena il 4,5% delle
preferenze. Al pari degli uomini, le
donne sono attente al peso e salgono spessissimo sulla bilancia, ma sono a
dieta molto più degli uomini (42% vs 29%) che, per sentirsi belli puntano
soprattutto sui muscoli.
Fiorella Rubin o SS 2018 |
La modella Elisa D'Ospina |
A portare la sua diretta esperienza è Elisa D’Ospina, modella curvy e presentatrice: «Io ho affermato in prima persona l’importanza dell’autenticità: non ho mai accettato di cambiare, di rendermi diversa da come sono, e così sono riuscita a far passare un concetto di bellezza personale, non omologata. Per raggiungere questa consapevolezza ho superato diversi ostacoli: ho imparato a non dare peso ai commenti degli altri e a valorizzare ciò che di bello ho, nell’unicità delle mie imperfezioni. Condivido quindi totalmente l’importanza di affermare il valore dell’unicità di ogni donna e della libertà da modelli a volte impossibili».